Non sopporti i crunch sul tappetino? Prova questi addominali in piedi: 20 minuti e addio fastidi

Non sopporti i crunch sul tappetino? Prova questi addominali in piedi: 20 minuti e addio fastidi

Chiara Perrone

Novembre 22, 2025

Ti fermi davanti al tappetino e subito ti viene voglia di cambiare stanza: collo teso, schiena che protesta e quei venti minuti che sembrano giĆ  persi. Non ĆØ un’abitudine: ĆØ una reazione comune, soprattutto tra chi ha poco tempo e chi, dopo i 40 anni, sente il corpo meno incline agli esercizi a terra. In molte palestre e nei gruppi di allenamento in Italia ĆØ aumentata la richiesta di alternative pratiche. La risposta più diffusa ĆØ semplice e immediata: allenare il ventre rimanendo in piedi. Un’opzione che cambia il modo di muoversi e che evita lo scontro con il tappetino.

PerchƩ allenarsi in piedi funziona

Allenarsi senza sdraiarsi non significa ā€œfare menoā€: anzi, la postura eretta mette in gioco una catena muscolare più ampia. Quando ti alleni in piedi, il core lavora insieme a gambe, glutei e braccia, e il risultato ĆØ un dispendio energetico superiore rispetto ai solo crunch. Questo coinvolgimento multiplo porta a una stimolazione dei muscoli profondi che, in molti programmi, restano difficili da attivare. Un dettaglio che molti sottovalutano riguarda il mantenimento dell’equilibrio: ogni torsione o sollevamento richiede una stabilitĆ  che i movimenti a terra non allenano con la stessa efficacia.

Per chi ha superato i 40 anni, la differenza diventa pratica: la stabilità e la mobilità assumono pari importanza rispetto alla semplice estetica. La posizione eretta riduce la compressione lombare e limita il carico sul collo, rendendo gli esercizi più sicuri se eseguiti con attenzione alla tecnica. Questo è particolarmente utile per chi ha convissuto con rigidità o piccoli fastidi lombari negli anni di lavoro e famiglia. Lo raccontano istruttori e fisioterapisti: movimenti come torsioni controllate, piegamenti laterali e sollevamenti delle ginocchia riproducono gesti quotidiani, quindi risultano più naturali e meno intimidatori.

Infine, l’aspetto motivazionale non ĆØ secondario. Rimane in piedi mentre ti muovi dĆ  una sensazione di controllo e forza immediata: non serve attrezzatura, puoi interrompere e riprendere con facilitĆ , e la continuitĆ  diventa più realistica nella vita di ogni giorno. Un fenomeno che in molti notano solo vivendo in cittĆ , dove lo spazio ĆØ limitato e l’efficacia dello sforzo conta più della durata.

Non sopporti i crunch sul tappetino? Prova questi addominali in piedi: 20 minuti e addio fastidi
Non sopporti i crunch sul tappetino? Prova questi addominali in piedi: 20 minuti e addio fastidi – erboristeriajacaranda.it

Come si struttura una sessione di 20 minuti

Una seduta breve e mirata può essere suddivisa in tre fasi: riscaldamento, parte centrale e defaticamento. Nei primi cinque minuti è sufficiente attivare la respirazione e il movimento con torsioni lente del busto, sollevamenti delle ginocchia e piccoli affondi laterali. Questi gesti preparano il centro del corpo senza sovraccaricare la colonna. Un dettaglio che molti sottovalutano è la qualità del respiro: inspirare in modo controllato migliora la sinergia tra addome e diaframma.

La parte centrale, di circa 10 minuti, ĆØ il cuore dell’allenamento. Puoi alternare esercizi come i standing crunch — sollevamenti controllati delle ginocchia verso il petto con le braccia che si chiudono in avanti — a torsioni con il busto per lavorare gli obliqui. Le inclinazioni laterali con o senza piccoli pesi aiutano a definire la zona laterale e a stimolare la propriocezione. Mantieni sempre il bacino in posizione neutra: in questo modo la colonna non si comprime e il rischio di fastidi si riduce.

Negli ultimi cinque minuti torna la fluiditĆ : rotazioni delle spalle, allungamenti dinamici e esercizi di respirazione profonda per riportare il corpo allo stato di riposo. Chi vive in cittĆ  apprezza la praticitĆ : questi 20 minuti si possono inserire in una pausa tra impegni, senza cambi d’abito o attrezzi. Un aspetto che sfugge a chi ĆØ abituato ai programmi tradizionali ĆØ la scalabilitĆ : basta aumentare ripetizioni, inserire piccoli pesi o aggiungere movimenti in circuito per portare l’intensitĆ  dove serve.

I benefici visibili e come integrarli nella settimana

La costanza ĆØ il fattore che fa la differenza, e con una formula breve diventa più sostenibile. Tre sessioni da 20 minuti a settimana sono sufficienti per percepire cambiamenti concreti in poche settimane: migliore postura, minore sensazione di gonfiore e una definizione più evidente del girovita. Non si tratta solo di aspetto: un core rinforzato migliora l’equilibrio nella vita quotidiana e riduce la probabilitĆ  di piccoli infortuni. Un dettaglio utile per chi ha poco tempo ĆØ che l’allenamento in piedi produce anche un lieve effetto cardio, favorendo la circolazione.

Oltre agli effetti fisici, c’è una componente emotiva spesso trascurata. Molte donne riferiscono di sentirsi più energiche e meno impreparate ad affrontare la giornata: il movimento in piedi incoraggia un rapporto più positivo con il corpo, senza la frustrazione che a volte accompagnava i classici abdominali a terra. Se giĆ  pratichi camminate veloci o allenamenti leggeri, integrare le sessioni ĆØ semplice: bastano poche modifiche al programma settimanale e gli esercizi possono crescere con te.

In Italia e in altre realtĆ  europee, tecnici del fitness e operatori del benessere suggeriscono di personalizzare l’intensitĆ : piccoli attrezzi, musica o elementi di danza rendono le sessioni più piacevoli senza snaturarne l’efficacia. Concludere ogni settimana con una valutazione personale della mobilitĆ  e dell’energia aiuta a mantenere la motivazione. Il risultato pratico ĆØ una routine che rispetta il corpo, favorisce la continuitĆ  e restituisce una sensazione di soliditĆ  che molti giĆ  stanno osservando nella vita quotidiana.

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