Dopo i 40 anni il corpo cambia: questi 8 esercizi in piedi ti aiutano a restare tonica e attiva

Dopo i 40 anni il corpo cambia: questi 8 esercizi in piedi ti aiutano a restare tonica e attiva

Chiara Perrone

Novembre 26, 2025

In una sala d’attesa di una clinica o in un corridoio d’ufficio, è facile incrociare persone che si alzano per allungare le gambe: non è solo gesto istintivo, è anche una risposta utile ai cambiamenti del corpo dopo i 40 anni. In molte routine quotidiane in Italia e in città, la postura si affievolisce, la muscolatura perde tono e la mobilità si riduce: il risultato non è solo estetico, è pratico — camminare, sollevare un borsone o chinarsi diventano gesti diversi. Un dettaglio che molti sottovalutano è proprio questo peso delle azioni semplici.

Gli esercizi eseguiti in posizione eretta entrano in gioco esattamente lì: stimolano la postura, il core e la stabilità generale senza costringere la colonna a sforzi eccessivi. Chi ha problemi cervicali o non ama gli addominali a terra trova spesso in questi movimenti una soluzione più sicura e praticabile. La scelta non è solo tecnica: è anche di sostenibilità — si ripete facilmente durante la giornata, in casa o in ufficio, e aiuta a contrastare gli effetti di lunghe ore sedute.

Perché gli esercizi in piedi sono ideali dopo i 40 anni

A partire dai 40 anni il corpo cambia: il metabolismo rallenta, la massa muscolare tende a ridursi e la densità ossea può diminuire. Questi processi non sono uguali per tutti, ma nella vita quotidiana si traducono in minore forza nelle gambe, instabilità nelle articolazioni e qualche fastidio lombare. Ecco perché è importante privilegiare movimenti che lavorano sulla funzione e non solo sull’estetica.

Gli esercizi da fare in piedi attivano contemporaneamente più gruppi muscolari: il lavoro sul core migliora la protezione della colonna, il rinforzo di gambe e glutei sostiene la postura e il coinvolgimento dei polpacci favorisce la circolazione. Secondo alcuni studi recenti e l’esperienza di operatori nel settore, questo tipo di allenamento aiuta anche l’equilibrio, riducendo il rischio di cadute nella vita quotidiana. Un fenomeno che in molte città italiane gli istruttori notano soprattutto tra chi riprende l’attività dopo anni di inattività.

La posizione eretta limita le compressioni sul collo e sulla schiena rispetto ad esercizi a terra, perciò è indicata anche a chi convive con piccoli dolori lombari. Per questo motivo, i movimenti in piedi rappresentano una scelta pratica per chi cerca un allenamento sostenibile e a basso rischio: si adattano a condizioni diverse e possono integrare camminate, fisioterapia o lezioni in palestra.

Dopo i 40 anni il corpo cambia: questi 8 esercizi in piedi ti aiutano a restare tonica e attiva
Esercizio di raddrizzamento della colonna vertebrale in un ambiente naturale. Una donna pratica yoga o stretching su una roccia in acqua. – erboristeriajacaranda.it

Gli 8 esercizi in piedi più efficaci e come eseguirli

Non servono attrezzi costosi: bastano pochi movimenti eseguiti con controllo per stimolare forza, mobilità e equilibrio. Prima di iniziare, mettiti in piedi con i piedi alla larghezza del bacino e attiva il core come se stessi preparando la colonna a un piccolo carico. Un dettaglio che molti sottovalutano è respirare regolarmente durante ogni ripetizione, senza trattenere l’aria.

Per lavorare sugli addominali obliqui, esegui torsioni del busto in piedi: mani dietro la nuca, ruota il busto lentamente da un lato all’altro mantenendo bacino fermo; 10–15 ripetizioni per lato. Gli affondi sono fondamentali per gambe e glutei: passo avanti, ginocchio non oltre la punta del piede, torna indietro con controllo; aggiungi una lieve torsione del busto per coinvolgere il core. Questo movimento è funzionale e migliora la stabilità nella camminata.

Per le spalle e la parte alta del corpo, sollevamenti delle braccia davanti o lateralmente con peso leggero (anche bottiglie d’acqua) aumentano la stabilità scapolare. Le flessioni laterali del busto, eseguite in piedi, tonificano la parte laterale dell’addome senza stressare la schiena. Per la zona lombare, il semplice esercizio di inclinazione pelvica in piedi — contrarre il core e inclinare il bacino avanti/indietro — stabilizza la naturale curva della colonna.

Lo squat a corpo libero resta uno dei movimenti più completi: apri le ginocchia nella stessa direzione dei piedi, scendi con il busto leggermente inclinato, mantieni la tensione nei glutei; migliora forza e controllo del bacino. Per abduttori e gluteo medio, sollevamenti laterali della gamba o camminate laterali con elastico rinforzano la postura. Infine, i calf raises — sollevare i talloni mantenendo l’equilibrio — favoriscono la circolazione e rinforzano caviglie e polpacci.

In generale, 2–3 serie da 8–15 ripetizioni per esercizio, eseguite 2–4 volte a settimana, sono un riferimento valido per molte persone: si tratta di indicazioni generali da adattare con un professionista. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è la possibilità di integrare questi esercizi durante la giornata, anche brevi sessioni ripetute possono fare la differenza.

Perché è importante adeguare l’allenamento dopo i 40 anni

Adattare l’allenamento non significa allenarsi meno: significa scegliere esercizi che mantengano la funzionalità del corpo nel tempo. Dopo i 40 anni l’obiettivo principale diventa preservare la massa muscolare, sostenere la densità ossea e conservare l’elasticità articolare. Questo approccio riduce la probabilità di dolori ricorrenti e facilita i gesti quotidiani, dalla salita delle scale al sollevamento di un bagaglio.

In molte palestre e centri di riabilitazione in Italia si privilegiano programmi che alternano movimenti in piedi a esercizi di mobilità: la combinazione aiuta la stabilità del core e l’efficienza della camminata. Un fenomeno che gli istruttori raccontano è la riduzione dei piccoli fastidi lombari in chi integra regolarmente esercizi in posizione eretta. Per questo motivo è utile lavorare su pochi esercizi fondamentali e progredire gradualmente, senza saltare fasi di recupero.

Allo stesso tempo, è importante ascoltare il corpo: dolore acuto, vertigini o instabilità marcata sono segnali che richiedono il parere di un professionista. Per molte persone, inserire 20–30 minuti di esercizi in piedi nella routine, alternati a camminate o attività aerobica leggera, porta a benefici concreti sulla qualità della vita e sulla capacità di svolgere azioni quotidiane con più sicurezza.

Molti istruttori in diverse città notano una tendenza chiara: chi mantiene una pratica costante migliora l’equilibrio e riduce le limitazioni nei movimenti di tutti i giorni. Alla fine, il cambiamento più evidente non è solo muscolare, ma pratico — muoversi con meno fatica e più indipendenza.

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