Il bagno non è più solo uno spazio di servizio: è diventato un luogo in cui misurare stile, comfort e scelte materiali. Varie case italiane ed europee mostrano come, attraverso poche scelte precise, una stanza di pochi metri possa trasformarsi in un ambiente da vivere. Lo raccontano i progettisti che lavorano tra Milano, Parigi, Madrid e Stoccolma: il progetto parte spesso da una scelta tattile e si sviluppa su dettagli che cambiano l’esperienza quotidiana.
Materiali e superfici che definiscono lo spazio
Il primo elemento che colpisce guardando i progetti recenti è la centralità dei materiali. Il dialogo tra rovere, noce e il calore del marmo non è una posa: costruisce texture e volumi. In molte soluzioni la pietra diventa scultura — vasche e lavabi scolpiti che dominano la stanza — mentre superfici continue in resina cercano l’effetto di una pelle uniforme. Questa alternanza tra matericità e continuità è una risposta alla domanda di durabilità e tattilità che arriva dalle case in città.

Un dettaglio che molti sottovalutano è la scelta del bordo del top: profili tagliati netti o arrotondati cambiano la percezione di un ambiente. Nei progetti più rigorosi il travertino o il Cipollino vengono usati per segnare volumi, mentre in soluzioni più morbide la resina avvolge pavimenti e pareti, eliminando giunzioni visive. Chi vive in centro lo nota ogni giorno: i materiali condizionano anche il comportamento, dal modo in cui si pulisce il bagno alla scelta degli asciugamani.
In Italia e nel Nord Europa si preferiscono scelte diverse ma complementari: da una parte la ricerca della matericità, dall’altra la facilità d’uso e la pulizia visiva. Per questo motivo molti studi consigliano di mettere al centro una superficie tattile, lasciando che i completamenti rimangano neutrali e funzionali.
Forme, colore e riferimenti culturali
Le silhouette dei nuovi bagni oscillano tra linee rigorose e curve che ammorbidirono l’insieme. Il color block emerge come scelta audace: pareti e mobili laccati nella stessa tinta trasformano il locale in una scena pittorica. Al contrario, la monocromia studiata mette in risalto le proporzioni: pochi materiali, molte sfumature. In diversi appartamenti a Parigi e Milano si vedono carte da parati con motivi orientali affiancate a pezzi iconici del Novecento, un modo per fare dialogare storia e contemporaneità.
La lezione di alcune tradizioni asiatiche è evidente: secondo progettisti come Teo Yang il valore del comfort è spesso legato a ciò che si lascia vuoto, allo spazio che circonda gli oggetti. In questo senso i pezzi di Charlotte Perriand o Pierre Jeanneret non sono citazioni estetiche ma compagni funzionali. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è come le scelte cromatiche influenzino la percezione del calore: toni scuri, usati con parsimonia, possono rendere l’ambiente più raccolto senza togliergli luce.
Molti progettisti cercano equilibrio tra riferimenti Eastern Edition e sensibilità occidentale, allineando praticità e senso estetico. L’idea guida è semplice: non sovraccaricare, privilegiare proporzioni e lasciare che il colore lavori in favore della funzione.
Luce, proporzioni e dettagli di progetto
La terza leva per un bagno moderno è la gestione della luce e della scala. Le vetrate e le aperture studiate consentono alla luce naturale di scolpire le superfici, mentre specchi panoramici e boiserie ampliano la percezione dello spazio. In ville e appartamenti con cortili le ampie finestre trasformano il bagno in un prolungamento della casa, creando transizioni fluide tra interno ed esterno. È una strategia adottata spesso nelle periferie di Madrid e nelle ristrutturazioni milanesi.
Il lavoro sulle proporzioni è evidente nelle modifiche dei bagni piccoli: abbattendo una parete o ripensando le altezze si ottiene una stanza che sembra più libera. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è quanto incidano le mensole e i piani d’appoggio: elementi semplici, come scanalature o sporgenze calibrate, cambiano il ritmo visivo e la praticità d’uso. Anche i dettagli metallici — rubinetterie cromate o inserti in acciaio — vengono usati per segnare punti di interesse senza appesantire.
In alcuni progetti recenti si è scelto di portare in casa oggetti inusuali: arredi in acciaio inox o lavabi provenienti da realtà industriali, gesti che trasformano lo scarto in lusso. Allo stesso tempo, architetti come Wolstencroft o Masarin preferiscono materiali pregiati per dare autorità al progetto. La conseguenza pratica è che, nella vita quotidiana, il bagno diventa uno spazio che riflette scelte abitative e stile personale: una tendenza che molti italiani stanno già osservando nelle loro case.
