Malva, la tisana che protegge la gola: ecco perché usarla e come prepararla al meglio

Malva, la tisana che protegge la gola: ecco perché usarla e come prepararla al meglio

Chiara Perrone

Novembre 27, 2025

Un pomeriggio di vento freddo: la gola tira, la voce sembra più sottile e il primo pensiero è cercare qualcosa che calmi il fastidio. In molte case italiane la risposta è semplice e pratica: una tazza fumante di malva. Non è una promessa miracolosa, ma un rimedio tradizionale che si affida a componenti vegetali noti per la loro azione lenitiva. Lo prendono in mano anziani e genitori con bambini, lo consigliano gli erboristi; è un gesto che unisce sollievo immediato e una sensazione di conforto.

Proprietà e meccanismo d’azione

La malva appartiene alla famiglia delle Malvacee ed è riconoscibile per i suoi fiori spesso dai toni violacei. Foglie e fiori contengono una buona quantità di mucillagini, polisaccaridi che, a contatto con l’acqua calda, formano una sostanza viscosa capace di rivestire le mucose. Questo film protettivo è il motivo principale per cui la bevanda risulta efficace contro l’irritazione della gola: attenua la sensazione di bruciore e facilita la deglutizione.

Oltre all’azione emolliente, la malva è nota per proprietà antinfiammatorie leggere che possono contribuire a ridurre il disagio in caso di tosse o raffreddore. In diverse regioni del Mediterraneo, compreso il Nord Africa, la pianta è usata da secoli sia per usi respiratori sia per problemi digestivi; lo dimostrano le pratiche erboristiche diffuse in Italia. Un dettaglio che molti sottovalutano è la differenza tra infuso e decotto: per estrarre le mucillagini è preferibile un’infusione prolungata piuttosto che una bollitura intensa.

Infine, la malva può avere un effetto benefico anche sull’intestino, contribuendo a regolarne la funzione grazie allo stesso meccanismo protettivo delle mucillagini. In generale, è considerata una pianta sicura: chi assume farmaci o è in stato di gravidanza dovrebbe però chiedere consiglio al proprio medico. Nella vita quotidiana, la scelta di una malva di qualità fa la differenza per aroma e resa.

Malva, la tisana che protegge la gola: ecco perché usarla e come prepararla al meglio
Malva, la tisana che protegge la gola: ecco perché usarla e come prepararla al meglio – erboristeriajacaranda.it

Preparazione, dosi e consigli pratici

Preparare una tazza di tisana è semplice ma richiede qualche accortezza per ottenere il massimo beneficio. Per una tazza da circa 250 ml si usa di solito una quantità che va da un cucchiaino a un cucchiaio di fiori e foglie di malva essiccati; il protocollo consigliato è versare acqua calda ma non bollente e lasciare in infusione per 10–15 minuti. Questo tempo è utile per solubilizzare le mucillagini senza degradare gli aromi più delicati.

Meglio preferire materie prime certificate e, quando possibile, la versione biologica reperibile in erboristeria o presso rivenditori specializzati. Un altro consiglio pratico: consumare la tisana calda amplifica l’effetto emolliente sulla gola, ma evitare temperature troppo elevate se la mucosa è molto irritata. Un fenomeno che molti notano solo d’inverno è la piacevole colorazione che l’infusione assume, un tono che aggiunge valore sensoriale al sollievo fisico.

La tisana può essere assunta alla sera per favorire il rilassamento e il sonno, oppure durante il giorno al bisogno. Per chi cerca un gesto di cura da regalare, una confezione di malva essiccata accompagnata da una tazza con filtro resta un pensiero apprezzato e concreto. Conservata in un barattolo ermetico, la malva mantiene bene le sue qualità: molte famiglie italiane tengono un barattolo in dispensa, pronto all’uso per ogni stagione fredda o per un momento in cui la gola chiede una coccola.

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