Varcare la soglia di casa dopo una lunga giornata può trasformarsi in un istante di sollievo, se si decide di togliersi le scarpe e sentire il contatto diretto con il pavimento. L’avvicendarsi frenetico di riunioni, impegni familiari e scadenze lavorative accumula tensione e rende quasi inevitabile la sensazione di sovraccarico. Chi vive in città lo nota ogni giorno, tra corse sui mezzi pubblici e orari serrati, e spesso finisce per trascurare il proprio benessere fisico ed emotivo. In questi mesi, però, alcune celebrità hanno messo in luce pratiche semplici ma efficaci per abbassare il livello di stress: è il caso di Meghan Markle, che ha scelto di affidarsi a un approccio di grounding per ritrovare equilibrio. Ecco perché, al termine della giornata, puntare su un gesto apparentemente banale come camminare scalzi in casa può suggerire una via d’uscita concreta.
Una routine che riporta al presente
All’interno di molte abitazioni italiane, l’abitudine di indossare pantofole o ciabatte è consolidata, soprattutto quando la temperatura scende. Ma togliere ogni barriera tra piede e suolo offre un effetto diverso: il corpo si ricollega alle sensazioni tattili, l’attenzione si posa sul calore o sul freddo del pavimento e la mente rallenta. Secondo alcuni studi recenti, il contatto diretto con superfici stabili può favorire processi di radicamento, attenuando l’affanno e favorendo una percezione più nitida del respiro. Da qui nasce la pratica del barefoot, adottata anche da Meghan Markle per contrastare l’ansia che deriva da ritmi serrati.

L’abitudine comincia appena si posa il primo passo nudo: le terminazioni nervose percepiscono ogni variazione di temperatura e consistenza, trasformando il gesto quotidiano in un piccolo esercizio di mindfulness. Allo stesso tempo, la postura si adatta in modo spontaneo e il corpo ritrova un assetto più naturale. Un dettaglio che molti sottovalutano, ma che in diversi contesti urbani sta diventando un’abitudine apprezzata da chi cerca sollievo immediato senza rinunciare a un gesto semplice.
In molte città del Nord Europa, dove il fenomeno ha iniziato a diffondersi già da anni, i sostenitori del barefoot raccontano di notare una riduzione della tensione muscolare e del senso di fatica al termine della giornata. Chi vive in appartamenti moderni riporta anche un miglioramento nella qualità del sonno, grazie alla sensazione di leggerezza procurata dai passi scalzi sul parquet. Varcare la soglia e scegliere di camminare senza scarpe diventa così un rituale capace di segnare il passaggio dal fuori al dentro, dal ritmo incalzante al ritrovato contatto con se stessi.
Le basi scientifiche del grounding
Il termine grounding, ormai in uso anche in diverse regioni italiane, si riferisce a un insieme di pratiche volte a ristabilire un collegamento diretto con la terra o con una superficie naturale. Camminare scalzi su erba, sabbia umida o pavimento domestico permette di stimolare recettori sensoriali che inviano segnali al sistema nervoso centrale, promuovendo un effetto calmante. I primi ricercatori del settore hanno osservato che, tra gli effetti psicologici, emerge una sensazione di maggiore stabilità emotiva e una riduzione dell’irrequietezza quotidiana.
Per mettere in atto questa tecnica serve pochissimo: basta individuare uno spazio di casa libero da oggetti e dedicarsi a camminare lentamente, lasciando che ogni passo diventi un’occasione per concentrarsi sul movimento. Gli esperti suggeriscono di alternare momenti di camminata a piedi nudi con esercizi di respirazione profonda, inspirando contando fino a quattro e espirando allo stesso ritmo. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno, quando l’abitudine a indossare calze pesanti copre la percezione di queste sensazioni sottili.
Il risultato più immediato riguarda la percezione del proprio corpo: si avverte il peso distribuito in modo più uniforme tra i piedi, le caviglie e la pianta, e la colonna vertebrale sembra trovare un assetto più naturale. La pratica costante, ad esempio cinque-dieci minuti al giorno in ogni stagione, facilita il ritorno al presente e ostacola il flusso continuo di pensieri legati a scadenze e impegni. Inoltre, secondo alcuni studi, mantenere il contatto diretto con superfici naturali può ridurre lievi infiammazioni e favorire un senso di freschezza muscolare.
Un’abitudine che parla di famiglia
Meghan Markle non ha limitato il grounding alla sua routine personale: è facile notare scatti condivisi sui social dove i figli passeggiano a piedi nudi in giardino o sul pavimento di casa, un gesto che accomuna diverse famiglie in Italia impegnate a trasmettere ai più piccoli l’importanza del contatto con la natura, anche a chilometri di distanza dai prati inglesi. L’ex attrice ha spiegato che, fin dal primo giorno, ha cercato di integrare questo metodo in ogni aspetto della vita quotidiana, persino in occasioni formali, per mantenere uno stato di benessere costante.
Nel corso dell’anno, tra impegni pubblici e momenti in famiglia, Meghan ha affinato questa pratica, imparando a usarla come strumento di regolazione emotiva. L’esempio di una persona pubblica con un’agenda così serrata racconta la possibilità di ritagliarsi pause significative, anche quando si è sotto i riflettori. Un aspetto che sfugge a chi vive in città, dove lo spazio per camminare a piedi nudi può sembrare un lusso.
Oggi, in diverse città italiane, sono nate piccole comunità di appassionati che si ritrovano per condividere esperienze e suggerimenti su come inserire il grounding nella routine domestica. La tendenza a togliere le calzature e sentire il contatto diretto con il suolo ha già conquistato molti, offrendo un’alternativa concreta alle soluzioni più complesse per gestire lo stress. In Italia, camminare scalzi tra le mura di casa appare sempre più come un gesto quotidiano capace di riportare l’attenzione sul corpo e sulle sensazioni elementari, raccontando che il benessere può nascere da un passo semplice quanto essenziale.
