Bere bevande calde con miele: rischi per la salute da non sottovalutare in inverno

Bere bevande calde con miele: rischi per la salute da non sottovalutare in inverno

Lorenzo Fogli

Dicembre 9, 2025

Con l’arrivo del freddo, nelle case italiane aumenta l’uso del miele nelle bevande calde e nei dolci. Un’abitudine consolidata che tuttavia può nascondere effetti poco conosciuti sulla salute. Il miele è apprezzato da sempre per le sue proprietà nutrienti e per essere un dolcificante naturale con poche calorie. Ma quel che non tutti sanno è che il modo in cui viene consumato, soprattutto se inserito in liquidi molto caldi, può modificarne profondamente le caratteristiche e rappresentare un rischio per l’organismo. Ecco perché vale la pena fare chiarezza su questa pratica diffusa e comprendere cosa succede quando si usa il miele a temperature elevate.

Il miele come risorsa durante i mesi freddi

Il miele è conosciuto per la sua ricchezza di antiossidanti naturali e sostanze antinfiammatorie, fondamentale per alleviare disturbi comuni come il mal di gola. In molte case, soprattutto durante l’inverno, tazze fumanti di tè o tisane vengono arricchite con questo alimento, che non solo offre un sapore più dolce ma anche un apporto energetico rapido.

Bere bevande calde con miele: rischi per la salute da non sottovalutare in inverno
Bere bevande calde con miele: rischi per la salute da non sottovalutare in inverno – erboristeriajacaranda.it

Oltre a facilitare la digestione, il miele contribuisce al benessere del sistema cardiovascolare e al sostegno delle funzioni cognitive, aspetti importanti su cui si concentrano diverse ricerche. Sempre più spesso, inoltre, il miele trova impiego anche in campo cosmetico per le sue proprietà idratanti, soprattutto per pelle e capelli. Questa versatilità ne fa un ingrediente ricercato, facile da integrare nell’alimentazione quotidiana. Tuttavia, chi vive in città lo nota ogni giorno: la temperatura troppo alta delle bevande calde può alterare il miele, cambiandone la composizione chimica e riducendone drasticamente i benefici.

In molte case italiane, questa realtà si manifesta quando il miele viene sciolto in tazze di tè o infusi bollenti, ma è proprio questo l’aspetto che richiede attenzione per evitare conseguenze sulla salute.

Pericoli nascosti nell’uso del miele a temperature elevate

Il miele è spesso considerato un’alternativa più salutare allo zucchero nei liquidi caldi. Tuttavia, se riscaldato oltre i 40-50 gradi, subisce una trasformazione che modifica profondamente le sue proprietà naturali. La perdita di antiossidanti e di sostanze nutritive è accompagnata da un cambiamento nella consistenza, che diventa più densa e viscosa. Questo può causare l’aderenza del miele alle pareti dell’esofago e dello stomaco, creando un rischio concreto di irritazioni o piccole lesioni interne con un uso prolungato nel tempo. Non si tratta di un pericolo immediato ma di un fenomeno che gli esperti del settore riconoscono come potenzialmente dannoso, soprattutto per chi consuma frequentemente bevande troppo calde dolcificate con miele.

In diversi contesti, dal domestico al ristorativo, si sta prendendo maggiore consapevolezza di questo aspetto. Ecco perché gli esperti consigliano di aggiungere il miele solo a bevande tiepide, quelle a temperature inferiori ai 40 gradi, per mantenere intatte le sue qualità e ridurre ogni rischio di danno all’apparato digerente. Un gesto semplice che permette comunque di godere appieno dei benefici del miele senza compromettere la salute.

Questa attenzione nell’uso quotidiano è particolarmente utile durante i mesi invernali, momento in cui il miele è maggiormente richiesto ma dove occorre adottare accorgimenti per un consumo consapevole e responsabile.

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